Convegno Nazionale Uneba a Pisa
Si è tenuto a Pisa, Opera Primaziale del Duomo, il 24 e 25 novembre scorso il Convegno Nazionale Uneba “Welfare di comunità”. Si è parlato di Terzo Settore, sviluppo normativi, di tributi e fisco e dell’attuale fase di stallo. Tutti in attesa che l’Unione europea approvi la normativa fiscale.
È in questo clima di precarietà – ma anche di fiducia – che si è tenuto il convegno Uneba, Si tratta in molti casi di strutture storiche, nate dal grande cuore di sacerdoti, religiosi, fedeli laici sensibili agli ultimi e in risposta al comandamento dell’amore di Gesù
Di queste strutture ancora è ricco il territorio e il modello di cura italiano.
Un universo molto rappresentativo nella rete dei servizi socio-sanitari in Italia – ma anche in Toscana – cui è arrivato il «grazie» dell’assessora regionale Serena Spinelli, di una decina di sindaci toscani, convenuti all’auditorium dell’Opera della primaziale pisana, del vescovo Andrea Migliavacca, delegato della Conferenza episcopale toscana per la pastorale sanitaria e dell’assistente provinciale don Federico Cifelli.
Il venerdì si è dibattuto con il prof. Emanuele Rossi del S. Anna circa gli sviluppi della riforma del Terzo Settore. Gli ha fatto eco l’approfondimento del dott. Marco Petrillo in di fiscalità ed un approfondimento del dott. Pierangelo Pugliese sulla dimensione etica. Nella seconda metà del pomeriggio il dott. Luca Gori ha approfondito il tema della co-progettazione mentre Giovanni Di Bari ha affrontato l’operatività della rappresentanza dell’ente a livello nazionale e locale seguito da Santo Nicosia che ha trattato il tema della nascita e l’inclusione di nuovi enti in Uneba. La serata si è conclusa con la suggestiva visita in notturna della delegazione al Campo Santo monumentale di Piazza dei Miracoli.
La giornata di sabato si è aperta in Cattedrale con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Pisa mons.Giovanni Paolo Benotto. «Umanizzare le cure – ha osservato l’arcivescovo – non è semplicemente mettere colore su un oggetto scolorito, bensì mettere anima, efficacia, bellezza in ciò che si sta facendo. E si può dare bellezza solo se si riconosce la bellezza intrinseca in ogni persona assistita. Una bellezza che ogni persona possiede di per sé: la bellezza della dignità umana. E questa bellezza, nella fede, ha sorgente nell’essere ogni persona immagine e somiglianza di Dio». Parole che hanno fatto da pendant alla bella testimonianza del giovane presbitero saniminiatese don Federico Cifelli, che prima di entrare in Seminario lavorava in una Rsa: «Gli operatori Uneba non svolgono semplicemente un servizio. Fanno molto di più: vedono nella persona assistita il volto di Gesù Cristo». Messaggi che resteranno a lungo nella mente e nel cuore dei cento e più partecipanti al convegno.