Mese di Luglio dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù
Per antica tradizione nella prassi pastorale della Chiesa il mese di Luglio è dedicato al ‘Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo’. Si tratta di un modo per ringraziare il Signore del sacrificio compiuto per l’umanità fino all’effusione del sangue. Dal costato del Crocifisso – ricorda la Scrittura – uscì sangue e acqua.
San Pietro nella sua Prima Lettera ricorda: «Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l’argento e l’oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia». (1Pt 1, 18.19)
Il Papa Pio IX il 10 agosto 1849 stabilì che la prima domenica di luglio venisse dedicata al Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo. In seguito Papa Pio X la fissò al 1° luglio. Il 30 giugno 1960, vigilia della festa del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo il Santo Padre Giovanni XXIII ha indirizzato alla Chiesa tutta la Lettera Apostolica Inde a primis sulla promozione del culto del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. Nella citata Lettera Apostolica e per accrescere ulteriormente il culto del prezioso Sangue di Gesù Cristo, Papa Giovanni approvò le Litanie al Sangue di Cristo e raccomandò che fossero recitate in tutto il mondo cattolico pubblicamente o privatamente «con la concessione di speciali indulgenze.
Per questo motivo, tutto il mese di luglio è tradizionalmente dedicato al Preziosissimo Sangue, e i cattolici sono incoraggiati a meditare sul sacrificio profondo di Gesù e sull’effusione del suo sangue per l’umanità.
Il Direttorio su Pietà popolare e liturgia (nn. 175-179) a proposito del Preziosissimo Sangue di Cristo si esprime così: «La straordinaria importanza del Sangue salvifico ha fatto sì che la sua memoria occupi un luogo centrale ed essenziale nella celebrazione del mistero del culto: anzitutto nel centro stesso dell’assemblea eucaristica, in cui la Chiesa innalza a Dio Padre, in rendimento di grazie, il «calice della benedizione» (1 Cor 10, 16; cf. 115-116, 13) e lo porge ai fedeli come sacramento di reale «comunione con il sangue di Cristo» (1 Cor 10, 16).
È straordinario quanto scrive San Tommaso d’Aquino sul valore sovrabbondante e infinito di questo Sangue davvero preziosissimo, cuius una stilla salvum facere totum mundum quit ab omni scelere (una sola goccia può salvare il mondo da ogni peccato).
Contempliamo il Crocifisso che con ogni goccia del suo Sangue ci chiama alla conversione e a rifugiarci nel suo amore.
IMU per Enti non commerciali: scadenza 24 Giugno
Il Decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 Aprile 2024 ha confermato l’obbligo dell’invio della dichiarazione IMU ENC per gli enti non commerciali a prescindere dal fatto che siano intervenute o meno variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta comunale.
La scadenza è domenica 30 giugno, quindi il termine effettivo slitta a lunedì 1° luglio 2024. La dichiarazione va presentata esclusivamente in via telematica secondo le specifiche tecniche del Decreto del 24 aprile 2024 dal soggetto proprietario dichiarante (attraverso i consueti canali Entratel o Fisconline) oppure attraverso un intermediario abilitato.
Le ipotesi di riduzione e di esenzione dall’IMU sono da indicare nei campi 13 e 14” del Quadro A e la novità, rispetto all’anno precedente, è il nuovo riquadro denominato “Comodato o immobili strumentali”.
a cura della Commissione Fiscale di Uneba Nazionale
Mese di Giugno, mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù
Con il 1 Giugno ha inizio il mese che la Chiesa ha tradizionalmente dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Si tratta di una devozione ricca e densa di significato non solo spirituale ma anche sociale che arricchisce il patrimonio di fede del popolo cristiano e lo supporta nella sua missione evangelizzatrice e di amore al prossimo nell’intento di animare cristianamente tutte le realtà. In questa prospettiva l’Uneba si sente istituzionalmente interpellata da questa dimensione che, proprio nel mese di giugno, viene particolarmente posta all’attenzione di tutti i fedeli, in primis proprio quelli impegnati nelle opera sociali.
Nota ANAC su adempimenti di trasparenza
ADEMPIMENTI DI TRASPARENZA:
Il 31 maggio 2024 è la scadenza per la pubblicazione, nella sezione Trasparenza dei siti degli enti soggetti all’obbligo, di dati e documenti, secondo quanto prevede la legge 33/2013 e in base alle indicazioni della delibera ANAC 23 aprile 2024 n. 213.
La Nota “Adempimento obblighi di pubblicazione ex D.Lgs. 33/2013 per l’anno 2024” a cura dell’avvocato Alberto V.Fedeli della Commissione giuridica Uneba nazionale, fornisce indicazioni agli enti Uneba su:
- chi è tenuto al rispetto degli obblighi
- l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione
- le verifiche su sovvenzioni e contributi, servizi erogati, accesso civico
- un modello di documento per la disciplina dell’accesso civico che gli enti Uneba possono utilizzare e personalizzare
Mese di Maggio, Mese Mariano
Samaritanus Care, infermieri dall’estero per Uneba e Aris
Venerdì 17 alle 12 a Palazzo Grazioli a Roma conferenza stampa di presentazione di Samaritanus Care, progetto per l’inserimento nelle strutture sanitarie e sociosanitarie associate ad Aris o Uneba, di infermieri che hanno conseguito la laurea in istituzioni cattoliche in Africa, America, Asia.
Obiettivo di Samaritanus Care è dare risposta alla grave carenza di infermieri in Italia e garantire alle persone fragili prese in carico dalle suddette strutture, a partire dagli anziani non autosufficienti, l’assistenza qualificata di cui hanno bisogno e diritto.
Il progetto nasce su iniziativa della Fondazione Samaritanus, costituita da Aris e Uneba, le due maggiori associazioni rappresentanti le Istituzioni sanitarie e sociosanitarie cattoliche e di ispirazione cristiana, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana.
“Uneba – ha detto in conferenza stampa il presidente Franco Massi- dà la sua piena disponibilità a sostenere questo progetto: non solo perché i nostri enti ne hanno bisogno, ma perché Samaritanus garantisce alle nostre strutture la presenza di personale di qualità. E’ questo quid di qualità in più, il valore aggiunto”.
Samaritanus Care è una grande “rete di accoglienza e chiamata”, ha evidenziato don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale della Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana.
“Entro fine 2024 ipotizziamo che possano arrivare i primi infermieri negli enti”, ha aggiunto.
Nella conferenza stampa sono intervenuti i rappresentanti dei poli di formazione extra europei che preparano gli infermieri:
- Ilaria Tinelli, coordinatrice delle attività sanitarie per la diocesi di Sangmelima in Camerun
- Padre John Idio, Nigeria
- Padre Steve Chobo, Direttore dei Servizi Sociali e capo del Dipartimento della Salute della Conferenza Episcopale della Tanzania
- Sr Claret Anchil, direttrice di un Istituto Ospedaliero indiano (Mother Vannini College of Nursing)
- Don Florent Ntumba Congo
- Gian Battista Bolis, Perù Rettore dell’Università Sedes Sapientiae di Lima
Più voci hanno espresso apprezzamento per il progetto anche come opportunità di crescita professionale, che dà agli infermieri una via di immigrazione regolare e anche la possibilità, dopo il periodo di lavoro in Italia, di riportare al servizio del proprio Paese le competenze acquisite. Ed è questo il giusto percorso, ha evidenziato padre Virginio Bebber, presidente di Aris.
Samaritanus Care è un grande esempio di economia circolare, ma pure di circolarità dei valori, ha evidenziato Enrico Bollero, presidente di Fondazione Samaritanus.
Ecco l’articolo di Avvenire su Samaritanus Care
downloadIl futuro dell’amministratore di sostegno, convegno a Pisa con Uneba
Cosa fa oggi l’amministratore di sostegno, e cosa dovrà fare in futuro?
E’ il tema di “Amministratore di sostegno a 20 anni dalla Legge: quali prospettive?”, convegno patrocinato da Uneba in programma venerdì 31 maggio a Pisa, a cura dell’associato Uneba Fondazione Casa Cardinale Maffi.
Dopo l’introduzione di Franco Falorni, il presidente Uneba Franco Massi porta un saluto iniziale Alla tavola rotonda interviene, tra gli altri, Giuseppe Guaricci, componente del Comitato Esecutivo di Uneba, oltre a Giulietta Falorni e Ilaria Lombardi di Fondazione Maffi.
Richiesto l’accreditamento come evento formativo per avvocati, assistenti sociali, professioni sanitarie (ECM).
Il futuro delle giovani generazioni
Il 7 maggio a Firenze l’evento “Attacco al Welfare toscano, le analisi e le proposte per salvarlo”
Tutti gli attori del welfare integrato toscano per la prima volta insieme per discutere delle problematiche del settore e fare proposte per risolverle. L’appuntamento è stato per il 7 maggio a partire dalle 9.30 al Cenacolo del Fuligno di Firenze per l’iniziativa “Attacco al Welfare toscano, le analisi e le proposte per salvarlo”, su cui si confronteranno Istituzioni, Associazioni, Cooperative sociali, Imprese del Terzo Settore e Sindacati. Al centro dell’attenzione e della discussione ci saranno i problemi che affliggono il sistema di welfare integrato della Toscana: le difficoltà a tenere insieme la sostenibilità economica e la qualità dei servizi, il ruolo che devono avere le cooperative sociali, gli enti del terzo settore e gli attori del welfare toscano (semplici erogatori di servizi, destinati a comprimere i costi, o soggetti che attraverso politiche attive sociali e del lavoro operano a pieno titolo nel sistema di welfare toscano?), il valore del lavoro sociale e quello di cura, l’innovazione, organizzativa, tecnologica e sociale. L’evento ha visto la partecipazione di coloro che ogni giorno si occupano del welfare integrato e delle loro organizzazioni di rappresentanza, dei coordinamenti e dei sindacati: Centrali Cooperative-Settore Sociale, Coordinamento Gestori RSA, Coordinamento Gestori CdR-RSD, CEART – Coordinamento Enti Accreditati della Toscana, CNCA Toscana – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, CNCM Toscana – Coordinamento Nazionale Comunità per Minori, Coordinamento Pollicino, Sindacati maggiormente rappresentativi di categoria della Toscana.
L’obiettivo è sollecitare le Istituzioni e gli enti pubblici in genere a cambiare rotta, a tracciare una strada sostenibile per tutti che garantisca servizi di qualità ai cittadini e benessere per lavoratori e imprese, a partire dal recepimento dei rinnovi dei contratti di lavoro. Gli organizzatori dell’evento chiedono alle Istituzioni, Regione e ANCI Toscana in primis, se si vuol legittimare lo status di servizi pubblici di diversa qualità a seconda di chi li eroga e, soprattutto, se considerare migliaia di lavoratrici/ori e professioniste/i di categoria inferiore? Si vuol perpetuare il controverso universo delle gare d’appalto e dei bandi pubblici orientato alla logica – più o meno surrettizia – del massimo ribasso, nonostante l’entrata in vigore di un nuovo codice degli appalti che riconosce gli incrementi contrattuali e stabilisce nuove regole del gioco? E cosa dire dell’uso maldestro dello strumento dell'”amministrazione condivisa” che sta completamente snaturando la co-progettazione? Sono state solo alcune delle domande al centro della discussione.