San Giovanni Paolo II a 20 anni dalla salita al Cielo

Sono passati 20 anni da quel 2 Aprile 2005 quando il mondo attonito accolse la notizia che Giovanni Paolo II, a buon diritto chiamato “il grande”, saliva al cielo dopo aver detto: ‘Lasciatemi andare a Gesù’. Quel Gesù che aveva annunciato per tutta la vita e in tutta la terra l’ha accolto nella Gloria celeste insieme alla Sua amatissima Madonna, Madre di Dio, di Cristo e della Chiesa. Quelle immagini sono ancora impresse nella nostra mente, così come il ‘Magistero del dolore’, l’amore per anziani, giovani e famiglie, per la vita nascente e quella ormai al tramonto, insomma, per l’umanità. Un’umanità accompagnata e guidata – sotto la protezione della Vergine Maria – a Cristo. Possiamo tranquillamente dire che la Sua attività missionaria ha ringiovanito la Chiesa, ha contribuito a cambiare la storia e – cosa più importante – il cuore dell’umanità.

Tra quell’umanità c’eravamo anche noi che ci hai introdotto ed accompagnato, sin da giovanissimi, alla Fede e non Ti dimenticheremo mai. Uomo di grande fede, di incommensurabile capacità di preghiera, di instancabile missione e di grande carità – a furor di popolo – fu doverosamente dichiarato Santo dalla Chiesa Santa di Dio. A guardare questo ‘Gigante’ della storia possiamo dirci fortunati di averlo conosciuto, di aver ascoltato la Sua voce ed il Suo insegnamento che continua ad essere ancora più attuale. A Lui, in questo anniversario, non solo il nostro ringraziamento e la richiesta di preghiera ma anche un abbraccio grande grande che, passando nella dimensione del Mistero, ci unisce alla Comunione dei santi e, dalla terra, raggiunge il Paradiso dove ci attendi tutti al termine del nostro cammino terreno.

In questa occasione non possiamo che dirti un grande ‘Grazie’ e che non ti dimenticheremo, che ti saremo eternamente grati e di pregare per noi Gesù e Maria di condurci a loro.

GRAZIE DI CUORE DA TUTTI NOI!

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Toscana: animali d’affezione in strutture sanitarie

La Giunta Regionale Toscana con Delibera b. 319 del 17 Marzo scorso ha approvato le ‘Linee d’indirizzo per l’accesso di animali d’affezione presso Strutture sanitarie e ospedaliere, pubbliche e private accreditate, della Regione Toscana. Sostituzione Linee di indirizzo di cui alla Delibera di Giunta regionale n. 1233 del 22 Dicembre 2014‘ con la finalità di disciplinare le modalità inerenti l’accesso degli animali d’affezione, come individuati nell’Allegato I del Regolamento Europeo 2016/429 parte A, nelle strutture sanitarie e ospedaliere pubbliche e private accreditate della Regione Toscana.

 

Delibera_n.319_del_17-03-2025-Allegato-A

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Farmaci e dispositivi medici per le RSA e RSD della Toscana

Si ricorda a tutti i gestori di Rsa ed Rsd della Regione Toscana che con la delibera n. 824/2024 approvata dalla Giunta regionale toscana nella seduta del 15 luglio 2024 si introducono importanti novità su farmaci e dispositivi medici destinati ai pazienti delle RSA e delle RSD. Da tale disposizione, saranno infatti le ASL ad erogare farmaci e dispositivi, che verranno prescritti dai medici curanti e consegnati dalle farmacie ospedaliere. La medesima Delibera, nell’allegato ‘B’ Indirizzi per l’introduzione, su base volontaria, all’interno delle RSA di sistemi di dispensazione personalizzata di terapie farmacologiche anche in dose unitaria” definisce anche una nuova modalità che consentirà alle strutture di aderire su base volontaria alla sperimentazione per la nuova distribuzione delle terapie mediante un distributore automatizzato che utilizzerà confezioni industriali, favorendo il risparmio e riducendo nel contempo il rischio di errori nel corso del trattamento farmacologico.

Terzo settore e polizze catastrofali

Con il Decreto ministeriale n. 18 del 27/02/2025 (Decreto attuativo della L 213/2024) si conferma l’obbligo di copertura assicurativa per eventi calamitosi per le imprese.

La finalità è quella di dettare criteri precisi per l’eventuale gestione dei rischi legati a fenomeni naturali straordinari sempre più frequenti negli ultimi anni e con conseguenze economiche pesanti per le attività; soprattutto in relazione ad eventi catastrofali quali inondazioni, alluvioni, esondazioni, terremoti e frane. Il provvedimento ha come destinatari le imprese che hanno la loro sede legale in Italia e le imprese con sede legale all’estero ma con unità operativa stabile anche in Italia purchè siano tenute all’iscrizione al Registro delle imprese ai sensi dell’art. 2188 del CC. All’obbligo sono tenute quindi le imprese commerciali, le imprese sociali e le cooperative sociali. Non vi rientrano, per espressa disposizione del legislatore, le Imprese agricole, quelle i cui immobili sono gravati da abusi edilizi o costruite senza autorizzazione o segnati da abusi effettuati anche dopo la loro costruzione. Inoltre, non rientrano tra i soggetti ‘obbligati’ neppure quegli enti iscritti esclusivamente al REA quali associazioni o ONLUS.

Coloro che, pur tenuti all’obbligo, non vi adempiono sono soggetti a sanzioni amministrative pecuniarie da euro 100.000 a euro 500.000.

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Firenze: convegno sul fine vita

Si è tenuto ieri 18 Marzo a Palazzo Pucci a Firenze l’interessante convegno promosso dalla Conferenza episcopale toscana sul tema del suicidio medicalmente assistito a seguito dell’approvazione della norma regionale toscana. Si è trattato di un momento di riflessione particolarmente partecipato ed aperto dal Presidente della Conferenza episcopale toscana,  dall’arcivescovo di Firenze e dal delegato Cet per la pastorale sanitaria S. E. Mons. Andrea Migliavacca Vescovo di Arezzo. A seguire sono state approfondite tematiche di natura filosofica, medica e giuridica da parte degli illustri relatori invitati. Al termine è stato assicurato ampio spazio al dibattito.  Si è trattato di un’interessante ed importante momento di riflessione ed approfondimento per il quale ringraziamo la Conferenza episcopale toscana che l’ha promosso.

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Festa di San Giuseppe, festa del Papà!

In questo bellissimo giorno del 19 Marzo la Chiesa Universale celebra la festa di San Giuseppe e propone a tutti i fedeli la figura del Santo – Padre putativo di Nostro Signore Gesù Cristo – come esempio di uomo, di padre e di marito. Fu il Papa beato Pio IX, l’8 dicembre dell’anno 1870, con il decreto Quemadmodum Deus, ad affidare anche la Chiesa Santa di Dio alla protezione di San Giuseppe e lo proclamava “Patrono della Chiesa universale” con queste parole: «Ora, poiché in questi tempi tristissimi la stessa Chiesa, da ogni parte attaccata da nemici, è talmente oppressa dai mali più gravi, che uomini empi hanno pensato che infine le porte dell’inferno abbiano prevalso contro di lei, i Venerabili Eccellentissimi Vescovi dell’universo Orbe Cattolico hanno inoltrato al Sommo Pontefice le loro suppliche e quelle dei fedeli affidati alla loro cura chiedendo che si degnasse di costituire San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica».

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In difesa della vita sempre!

In difesa della vita sempre!

A tutti gli associati,  amici e interessati si ricorda l’iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale toscana per il prossimo 18 Marzo a Firenze come da programma allegato.
Dalle parole di San Giovanni Paolo II ricordiamo: Questo orizzonte di luci ed ombre deve renderci tutti pienamente consapevoli che ci troviamo di fronte ad uno scontro immane e drammatico tra il male e il bene, la morte e la vita, la «cultura della morte» e la «cultura della vita». Ci troviamo non solo «di fronte», ma necessariamente «in mezzo» a tale conflitto: tutti siamo coinvolti e partecipi, con l’ineludibile responsabilità di scegliere incondizionatamente a favore della vita. (S. Giovanni Paolo II,  Lettera enciclica Evangelium Vitae)

Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza in Toscana

20 Marzo 2025

Il secondo incontro della serie di appuntamenti regionali promossi dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, dal titolo “Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza”, si svolgerà a Firenze giovedì 20 marzo dalle ore 10.00 alle 13.00 presso l’Auditorium del Consiglio Regionale della Toscana (Via Cavour 4).

L’incontro vuole favorire un confronto pubblico sui contenuti e sulle opportunità della riforma per la non autosufficienza, a partire dai bisogni concreti degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. L’evento si propone di fare il punto e avviare un confronto sullo stato di attuazione e sulle prospettive di sviluppo della riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, e sulle politiche della Regione Toscana in materia di interventi e servizi rivolti a chi necessita e a chi fornisce assistenza a lungo termine.

 

PROGRAMMA

09.45-10.00: registrazione partecipanti

10.00: inizio lavori

Interventi (10.00-11.15):

  • Saluti di apertura
    Eleonora VanniCo-coordinatrice del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza
  • La riforma della non autosufficienza in Italia: a che punto siamo?
    Cristiano GoriCo-coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza
  • Legge 33/2023: punto di vista geriatrico e concrete opportunità per l’anziano
    Andrea Ungar, Professore geriatra SIGG -Società italiana di Gerontologia e Geriatria
  • Anziani e famiglie: le politiche per la non autosufficienza nella Regione Toscana
    Serena Spinelli, Assessora Regionale al Welfare

Tavola Rotonda (11.15-12.45):

SCENARI E PROSPETTIVE DELLA RIFORMA SULLA NON AUTOSUFFICIENZA 

Barbara Trambusti, Dirigente Politiche per l’integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere della Regione Toscana

Gianni Autorino, Responsabile del Dipartimento Welfare Legacoopsociali Toscana

Paolo Scannerini, Coordinatore CUPLA Toscana

Gianluca Mengozzi, Portavoce Forum Terzo Settore Toscana

Fabio Bracciantini, OFI – Ordini Interprovinciale dei Fisioterapisti Toscana Centro

Invitati Rappresentanti organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil

MODERA: Daniele Massa, Presidente Diaconia Valdese CSD

 

12.45: Interventi dal pubblico

13.00: chiusura dell’evento

 

Per iscrizioni:

Iscriviti qui all’evento

Per informazioni:

E-mail : segreteria@pattononautosufficienza.it

Onlus, entro il 31 marzo 2026 la trasformazione in Ets o Impresa Sociale

La Commissione Europea ha dato il via libera alla normativa fiscale della Riforma del Terzo Settore.

Di conseguenza, le Onlus hanno tempo fino al 31 marzo 2026 per decidere se trasformarsi in Enti del Terzo Settore (ETS) o Imprese Sociali (IS) e iscriversi al Registro Unico del Terzo Settore. Alcune Onlus, invece, hanno già compiuto la trasformazione e sono già iscritte al Runts.

Le Onlus potranno anche, come anticipato,  scegliere di non iscriversi al Registro, ma in ogni caso perderanno la qualifica di Onlus per l’abrogazione degli articoli del d.lgs 460/97.

Uneba fornirà supporto alle Onlus per la scelta.

 

foto dell’articolo :Di EmDee – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=91781296

Luciano Ricci, il fotografo di fama internazionale oggi espone gli scatti delle anziane nell’Rsa in cui è ospite

Nella sua vita ha collaborato con Fellini, Monicelli; ha fotografato Warhol, Callas, Gassman, Muti

Ha collaborato con Federico Fellini, Mario Monicelli, Luca Ronconi, Ugo Gregoretti, Maurice Bejart. Ha fotografato personaggi come Henry Moore, Riccardo Muti, Andy Warhol, Maria Callas, Jehudy Menuhin, Orazio Costa, Eduardo De Filippo, Vittorio GassmanFranco Basaglia, allora giovane psichiatra determinato a chiudere i manicomi, gli affidò la documentazione fotografica di quei luoghi: con i suoi obiettivi sarà il primo a raccontare quella realtà. Ha esposto alla Biblioteca Nazionale di Parigi (1971), al Museo d’Arte Moderna di New York (1974), ad Arles (1978), alla casa della Cultura di Pechino (1984), alla Galleria d’Arte Contemporanea di Sidney (1984), nelle Gallerie d’Arte Moderna di Colonia, Francoforte e Amburgo (1992-’93).

Oggi Luciano Ricci, 95 anni, è ospite presso l’Rsa La Mimosa di Campi Bisenzio (gestita dal Consorzio Zenit) e, nonostante gli acciacchi, continua a fotografare. Per la festa della donna di sabato 8 marzo, saranno esposti nella residenza sanitaria assistita 20 scatti che ha fatto alle anziane ospiti della struttura e alle operatrici sociali. Armato della sua macchina fotografica, non ha smesso di coltivare la grande passione della sua vita e, seduto sopra la carrozzina, ha immortalato molto donne che vivono quotidianamente l’Rsa campigiana. Tante le signore onorate di posare per Luciano. Tra le caratteristiche di Luciano, il fatto che fotografa con una mano soltanto visto che ha perso due arti (una gamba e un braccio) quando aveva 14 anni a causa di una bomba a mano tedesca che aveva raccolto da terra e con cui stava inavvertitamente giocando.

“Dopo che si è ritirato dal contesto internazionale, Luciano ha sempre continuato a fare fotografia sperimentando nuovi generi e nuove correnti – ha detto la moglie, la poetessa Maria Grazia Carraroli – Adesso vive in Rsa date le sue condizioni di salute, mi dice sempre di sentirsi accolto, apprezza il clima caloroso e di rispetto nei suoi confronti. E poi può continuare ad usare la macchina fotografica, e questo per lui è molto importante”.

“L’esposizione di opere fotografiche in un ambiente come quello dell’Rsa può avere un forte impatto positivo sugli ospiti, contribuendo a stimolare la loro memoria, emozioni e creatività – ha detto Cecilia Cardoso, animatrice dell’Rsa La Mimosa – Inoltre, il fatto che un fotografo di fama internazionale decida di esporre il suo lavoro in una Rsa rappresenta un atto di inclusività e di riconoscimento del valore delle persone anziane, spesso percepite come emarginate o invisibili dalla società. L’arte ha il potere di abbattere le barriere e di stimolare un legame intergenerazionale, creando momenti di riflessione, bellezza e, in alcuni casi, anche di comunione tra il fotografo e gli ospiti”.


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