IV GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI

“Troppo spesso la solitudine è l’amara compagna della vita di noi, anziani e nonni. Tante volte, da vescovo di Buenos Aires, mi è capitato di visitare case di riposo e di rendermi conto di quanto raramente quelle persone ricevessero visite: alcune non vedevano i loro cari da molti mesi”.

 

“(…) Si è ormai diffusa la convinzione che gli anziani fanno pesare sui giovani il costo dell’assistenza di cui hanno bisogno, e in questo modo sottraggono risorse allo sviluppo del Paese e dunque ai giovani. Si tratta di una percezione distorta della realtà. È come se la sopravvivenza degli anziani mettesse a rischio quella dei giovani. Come se per favorire i giovani fosse necessario trascurare gli anziani o addirittura sopprimerli. La contrapposizione tra le generazioni è un inganno ed è un frutto avvelenato della cultura dello scontro”

“La solitudine e lo scarto degli anziani non sono casuali né ineluttabili, bensì frutto di scelte – politiche, economiche, sociali e personali – che non riconoscono la dignità infinita di ogni persona «al di là di ogni circostanza e in qualunque stato o situazione si trovi» (Dich. Dignitas infinita, 1). Ciò avviene quando si smarrisce il valore di ciascuno e le persone diventano solo un costo, in alcuni casi troppo elevato da pagare. Ciò che è peggio è che, spesso, gli anziani stessi finiscono per essere succubi di questa mentalità e giungono a considerarsi come un peso, desiderando essi stessi per primi di farsi da parte”.

“La nostra gratitudine va a tutte quelle persone che, pur con tanti sacrifici (…) si stanno prendendo cura di un anziano o semplicemente mostrano quotidianamente la loro vicinanza a parenti o conoscenti che non hanno più nessuno. (…) Stando vicino agli anziani, riconoscendo il ruolo insostituibile che essi hanno nella famiglia, nella società e nella Chiesa, riceveremo anche noi tanti doni, tante grazie, tante benedizioni!

“All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!” e di intraprendere un cammino differente”.

Esenzione Imu enti non commerciali, Circolare indicazioni dal Mef e Istituti Religiosi – Documento USMI

Circolare del Mef con chiarimenti sulle norme di interpretazione autentica della legge di Bilancio 2024 sull’esclusione dall’imposta degli immobili posseduti e utilizzati da Enc per attività meritevoli di tutela. Il dipartimento delle finanze, con la circolare n. 2 del 16 luglio 2024, fa luce sulle novità introdotte dalla legge di bilancio 2024 (legge n. 213/2023) riguardo all’applicazione dell’esenzione Imu su immobili posseduti e utilizzati dagli Enti non commerciali (Enc) per lo svolgimento con modalità non commerciali delle attività meritevoli di tutela.

 

Più nello specifico, l’articolo 1, comma 71, della legge di bilancio 2024 è intervenuta quale norma di interpretazione autentica dell’esenzione dall’imposta municipale unica disciplinata dall’articolo 1, comma 759, lettera g), della legge n. 160/2019 per gli immobili posseduti dagli Enc e destinati alla attività istituzionali non commerciali.

In particolare, la disposizione interpretativa dell’agevolazione precisa che:

  1. gli immobili si intendono posseduti anche nel caso in cui sono concessi in comodato a un soggetto tra quelli previsti dall’articolo 73, comma 1, lettera c), del Tuir (“enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale nonché gli organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti nel territorio dello Stato”) funzionalmente o strutturalmente collegato al concedente, a patto che il comodatario svolga nell’immobile esclusivamente le attività istituzionali che consentono di beneficiare dell’esenzione
  2. ai fini dell’esenzione, gli immobili si intendono utilizzati quando sono strumentali alle destinazioni previste dall’articolo 7, comma 1, lettera i, del decreto legislativo n. 504/1992 (assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, eccetera) anche in assenza di esercizio attuale delle attività stesse, purché ciò non determini la cessazione definitiva della strumentalità.

 

COMUNICATO USMI

Appello alla Regione Toscana: rivedere le tariffe del welfare

Per salvare il welfare in Toscana, serve che la Regione proceda a una revisione al rialzo delle tariffe – visto anche l’aumento del costo del personale-  e che intervenga con la banche perché gli enti del welfare possano beneficiare di un costo del denaro inferiore a quello attuale.

E’ l’appello alla Regione Toscana del Coordinamento Welfare Toscano “7 maggio”, a cui fanno capo i coordinamenti delle associazioni di categoria (tra cui Uneba Toscana) e anche le organizzazioni sindacali

Qui sotto o qui il testo dell’appello del Coordinamento Welfare Toscano “7 maggio”

Appello-Welfare-Toscano-a-rischio

Autolesionismo degli adolescenti – Centro Santa Teresa

Autolesionismo: secondo la Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, colpisce 1 adolescente su 5. E’ una modalità di espressione del disagio, del dolore che avvertono.

Lavora anche per loro, a Capannori (Lucca), il centro Santa Teresa, promosso dall’associato Uneba Toscana Consorzio Zenit, che può ospitare in regime residenziale fino a 20 adolescenti affetti da disturbi psicopatologici.

Sul Corriere della Sera del 10 luglio, nell’articolo di Jacopo Storni, le testimonianze di alcuni ragazze e ragazzi accolti nella struttura.

«Consiglio a tutti i giovani – dice una di loro. intervistata dal Corriere – che stanno male di cercare sempre aiuto, di non temere i terapeuti e conservare dentro di sé, sempre, un barlume di speranza, darsi la possibilità di coltivarlo e curarlo ogni giorno affinché cresca sempre di più».

Consiglio regionale Uneba Toscana: 5 Luglio

Si terrà il 5 Luglio il giorno 5 Luglio 2024 alle ore 10.00 in presenza il Consiglio regionale UNEBA Toscana in in Via di Santa Maria a Marignolle 6 Firenze (Fi) per discutere delle novità in materia di trattativa sulle rette delle strutture socio-sanitarie, le delibere regionali di riforma del sistema socio-sanitario alla luce del DGRT 843/2012, il rinnovo del CCNL UNEBA e la eventuale Costituzione di gruppi tecnico-professionale a supporto degli Enti aderenti per la rideterminazione delle rette e dei contratti per ognuna delle tre aziende sanitarie toscane.

Ogni ulteriore informazione in merito può essere richiesta da tutti gli enti associati ai relativi Presidenti provinciali UNEBA Toscana.

Circolare Ministeriale 1 Luglio 2024

Il 30 giugno 2024 è il giorno in cui l’obbligo di indossare la mascherina è stato revocato, compresi i contesti come ospedali e case di riposo. Tuttavia, non si vuole dimenticare l’importanza delle pratiche di prevenzione adottate durante il periodo critico della diffusione del Covid.
Ciò che prima era un obbligo diventa ora una raccomandazione, un invito a mantenere i benefici appresi durante la pandemia, soprattutto riguardo all’utilizzo delle mascherine. Si sottolinea l’efficacia nel prevenire le infezioni trasmesse per via aerea e per droplet. Si raccomanda quindi l’utilizzo delle mascherine per operatori sanitari, anziani e fragili durante le visite e in ambienti come pronto soccorso e sale d’attesa.
Si evidenzia l’importanza di preservare la consapevolezza acquisita durante la pandemia, soprattutto riguardo alla trasmissione di patologie come l’influenza, particolarmente rischiosa per le persone fragili. Nei luoghi in cui la fragilità è prevalente, il rischio di diffusione di virus respiratori è elevato e può avere conseguenze gravi, soprattutto per anziani con patologie multiple.
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